Adagiata su di un sistema collinare che si erge improvviso sulla vallata, Arpino offre il suo profilo inconfondibile al visitatore che vi giunge. Man mano che ci si avvicina alla cittadina, circondata da una campagna prospera di uliveti secolari, si fa più netto il contorno imponente del Castello di Ladislao con la chiesetta della Madonna di Loreto, e si distinguono le sagome degli edifici sulle quali svetta il campanile barocco di S. Maria di Civita. Siamo sul versante sinistro della Media Valle del Liri, prossimi alle estreme propaggini dell’Appennino centrale. Situata ad un’altezza media di 450 m s.l.m., Arpino gode di un clima asciutto e gradevole, che la rende una “stazione climatica” ideale per chiunque desideri sfuggire all’atmosfera soffocante ed inquinata delle grandi città.
Arpino conta circa 8000 abitanti, distribuiti tra il centro storico e le numerose frazioni e contrade sparse per la campagna circostante. Il territorio arpinate, in gran parte destinato all’agricoltura ma ancora ricco di boschi e di natura intatta, è molto vasto (circa 55 kmq) e l’altitudine, in località Montecoccioli, supera gli 800 m. Sovrasta il centro storico la splendida Acropoli di Civitavecchia (650 m), il cuore antico di Arpino, chiusa dalle maestose mura megalitiche.
Là si erge, a sorvegliare l’intero territorio, la mole severa della Torre di Cicerone. Già, perché la nostra città ha dato i natali al grande oratore, come anche al celebre condottiero Caio Mario.
Da Arpino è possibile raggiungere agevolmente il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise la Riserva Naturale del Lago di Posta Fibreno, l’Abbazia di Casamari, l’Abbazia di Montecassino.