• San Antonio Abate: Il “Pappone” a Civita Falconara
E’ la distribuzione gratuita della polenta il giorno di S. Antonio Abate, in ricordo del pasto caldo che la locale confraternita elargiva ai poveri in questa ricorrenza. La polenta viene cucinata in piazza da cuochi improvvisati, in grandi paioli di rame (le “cuttrelle”), ben condita con sugo e pecorino grattugiato e distribuita agli astanti.
• - PREMIO DI POESIA EUROPEO
Ogni anno ad Arpino (Fr) il locale Comitato della Società Dante Alighieri, tra le varie ed importanti iniziative promosse, bandisce il Premio di Poesia, rivolto a tutti i giovani europei dai 14 ai 25 anni.
Quando si parla della "nuova generazione", il cui stile di vita è indubbiamente caratterizzato dall'ampia diffusione delle tecnologie, le si attribuiscono diverse mancanze: tra queste, la progressiva assenza di fantasia e di sensibilità. Sembrerebbe quasi che abbiano dimenticato il piacere di riempire le giornate con qualcosa che provenga dal cuore. Sembra che gli adolescenti di oggi, ed i giovani nel loro complesso, abbiano perso la capacità di pensare e di esprimersi come un tempo per mezzo della poesia. Scopo del Premio, che ha festeggiato la sua maggiore età in campo nazionale e i suoi tre anni in campo europeo, è allora quello di offrire uno spazio adeguato ai giovani perché possano esprimere i loro sentimenti. Non vi è, infatti, un tema fisso e la partecipazione è libera.
Di anno in anno, invece, la qualificatissima Commissione giudicatrice fissa un tema particolare per un premio speciale. Entro il 15 gennaio di ogni anno le poesie partecipanti (in otto copie anonime, più una - in busta chiusa a parte - con la firma ed i riferimenti del candidato, secondo le norme dei concorsi ) devono giungere alla sede del Comitato, presso il Municipio di Arpino 03033. Nel mese di aprile, poi, la cerimonia di premiazione, che viene arricchita da visite guidate della Città e del territorio nonché dalla degustazione di piatti tipici della cultura locale.
Il Premio si inserisce nel novero dei tanti appuntamenti culturali che il Comitato di Arpino organizza nel corso dell’anno solare, come il corso di approfondimento/aggiornamento per studenti e docenti “Viaggiare con Dante” per gli amanti del Fiorentino e per i tesserati.
• Venerdì Santo - Processione del Cristo Morto
Suggestiva processione in notturna che muovendosi dalla chiesa della Madonna della Pietà, si snoda tra vie e vicoli del centro storico, per concludersi, a mezzanotte, nella Collegiata di S. Michele Arcangelo.
• 13 giugno - Processione e Festeggiamenti di S. Antonio di Padova
Festeggiamenti religiosi, con la solenne processione che percorre le vie del centro, e civili, con spettacoli e fuochi d’artificio
• 23 giugno - “I FaOne” di S. Giovanni
E’ la festa di inizio estate, reminiscenza di antiche ricorrenze pagane legate al culto solare e ai ritmi agricoli. Si celebra sulla piazza del quartiere Colle, con l’allestimento di una grande pira di arbusti di ginestra, alla quale, scesa la sera, si dà fuoco. Arpinati e visitatori attendono il momento fatidico dell’accensione del “favone” tra spaghettate, bicchieri di vino e musica, in un’atmosfera festosa resa ancor più imperdibile dal fascino del luogo.
• Agosto - Estate Arpinate
Concerti, spettacoli e intrattenimenti all’aperto, mostre di pittura, di artigianato e di prodotti locali, manifestazioni sportive e gastronomiche costituiscono un fitto cartellone che ravviva le serate cittadine animando piazze, strade e cortili delle dimore storiche.
• 15 agosto - Processione e festeggiamenti dell’Assunta
E’ una ricorrenza religiosa e civile tra le più importanti che si celebrano ad Arpino. La solenne processione, che prende le mosse al mattino dalla Chiesa di S. Maria di Civita, accompagna per la città la statua della Vergine (una scultura lignea dell’XI secolo, riccamente vestita con abiti settecenteschi) disposta su di una monumentale “macchina” in legno intagliato e dorato sorretta da otto portantini. I festeggiamenti civili proseguono per tutta la serata con spettacoli all’aperto e fuochi d’artificio.
•10 dicembre - Festa Patronale della Madonna di Loreto
Una consolidata tradizione, che affonda le sue radici nel XVII secolo, ha proclamato la Madonna di Loreto protettrice della città di Arpino. La sua intercessione avrebbe infatti risparmiato la città e i suoi abitanti da carestie, epidemie, terremoti e guerre.
Nel 1656, ad esempio, Arpino venne risparmiata da una tremenda epidemia di peste che mieté le sue vittime a Roma, a Napoli e in tutto il Meridione d’Italia, evento che venne attribuito alla protezione della Vergine di Loreto. Ma l’avvenimento che per gli Arpinati assunse davvero il significato di un miracolo si verificò il 17 aprile 1799, quando le truppe francesi in guerra contro i sostenitori dei Borbone di Napoli marciavano alla volta di Arpino. Si invocò la protezione della Madonna di Loreto, collocandone il simulacro fuori della porta Nord. Giunti nei pressi della città, all’improvviso e, parve, inspiegabilmente, i francesi batterono in ritirata rinunciando all’assalto.
La tradizione vuole che, da un colle prospiciente, fosse sceso un “esercito di novemila uomini vestiti di bianco”, e che la Vergine stessa, sotto le spoglie di una donna bruna che pascolava il gregge, avesse dissuaso i francesi dall’affrontare una simile schiera, salvando in questo modo la città dal saccheggio e dalla distruzione. In conseguenza di questo evento prodigioso, gli Arpinati chiesero ufficialmente alle autorità religiose cittadine di elevare la Madonna di Loreto a protettrice della città.
La statua della Vergine, conservata presso il Monastero femminile benedettino di S. Andrea, viene portata in processione fino alla Collegiata di S. Michele Arcangelo, nella piazza Municipio, dove sosta alcuni giorni e dove è collocata una lapide che ricorda gli avvenimenti di quei giorni del 1799.