Chiesa di Santa Maria della pietà

Chiesa santa maria della piet

 

1570. La Confraternita della Morte sotto il titolo della Pietà fu istituita nel 1570 e rinnovata nel 1609 con 'aggregazione alla Arciconfraternita di Roma dello stesso titolo.

1590. La campana della Chiesa della Pietà fu fusa l'anno 1590 con l'iscrizione: Sancta Maria ora Jesus pro nobis MDLXXXX Pesaro; di dimensioni d. max 38 cm., h. 38 cm., attaccatura cm. 9.

1620. Gli operai delle manifatture lanarie e delle conciarie di pelli istituirono una "Scuola di arte e mestieri" (come risulta dagli "Atti del Tribunale misto" del 1620), per i loro figli, destinandovi i beni della cappella della Pietà, che essi stessi avevano prima fondata. La scuola fu fiorente per tre secoli.

1622. Questa scuola consiste in un maestro di leggere, scrivere e dei primi rudimenti, ch'è stato sempre un prete, con l'annuo onorario di ducati 30, pagati dalla laicale Confraternita sotto il titolo della Pietà, che lo eligge ed in virtù di antico legato del 1622, fatto da Don Rodulfo di Cerrone.

1704. È indicata nella pianta di Arpino con la Pietà e sua Confraternita.

1708. I PP. Barnabiti dal 1708 al 1723 facevano le funzioni ecclesiastiche nella Chiesa della Pietà per causa che la loro Chiesa di S. Carlo si stava rifabbricando e rifacendo ad opera dell'Architetto Fratello Mariano Ponci (1668/1744).

1762. Beneficio della Chiesa della Confraternita della Pietà.

1764. La Confraternita della Pietà era tassata per once 198.

Beni di pregio:

1. La Madonna Addolorata. Statua scolpita in legno attribuita allo Stoltz.

Figura vestita di manto nero a risvolti gialli, col viso velato, la destra distesa innanzi, la sinistra ripiegata sul seno trafitto dalla spada. il volto levato al cielo. Altezza 2 metri ca.

Interesse artistico: discreto.

Ubicazione: Altare della cappellina laterale.

Ben conservata. Le forme settecentesche languide e dolciastre si addicono allo Stoltz.

2. La Pietà tela a olio Scuola Romana della seconda metà del XVII secolo.

Figura del Cristo ignudo, riverso, avvolto nel sudario sollevato da due angeli. La Vergine appare a 

destra. Due angeli in alto. Fondo nero. Rettangolare, cornice dorata mt. 1,70 x 2,30 ca.

Interesse artistico: discreto. Ubicazione: Altare maggiore.

Deteriorato rigato da grosse vernici. Forme manierate ma larghe, in cui si fondono elementi compositivi e tipicamente bolognesi, alla accademia romana ed eloquente dell'epoca.

Non è dato conoscerne con esattezza la data di edificazione ma per quello che si può leggere nelle 

strutture murarie la chiesa risalirebbe al XV sec.; unica data certa è quella della fusione della campana, 1590.

All'esterno la facciata è ornata solamente da due fiamme ai lati e con il simbolo della Confraternita sul portale.

Sullo stesso, prima dei rifacimenti, vi era come risulta dai documenti della chiesa, tale iscrizione: "SODALES RESTAURANDUM ET ORNANDUM CURARUNT. An. Do MDCCCXXIX".

All'interno lungo le pareti vi è un coro ligneo, probabilmente risalente alla seconda metà del Settecento, di semplici forme interrotto solo dalla porta della sagrestia e da un confessionale.

Al di sopra del coro le pareti, sono ornate da lesene decorate nell’Ottocento in finto marmo. Sulla bussola

d'ingresso è posto l'organo, risalente al 1700.

Nella sagrestia in una nicchia al di sopra dell'altare è posta la statua della Madonna Addolorata; sempre nella sagrestia si può ammirare il simulacro della "passione", la statua di San Pietro martire, trasferita dalla vicina chiesa, da tempo sconsacrata di San Domenico, come le altre due campane conservate in un campanile secondario.

Sotto l'altare maggiore è conservata la statua del CRISTO MORTO. Sopra un affresco rappresenta la "deposizione", scoperto qualche anno fa perché nascosto per anni da una pala raffigurante la "pietà", restaurata ed ora sistemata al di sopra della porta della sagrestia.

Più in alto, sempre sull'altare maggiore, un affresco di fattura meno pregevole rappresenta il Padreterno, era nascosto anche esso da una tela settecentesca dello stesso soggetto, ora posta sul confessionale. A destra dell'altare, una tela rappresenta la "natività", a sinistra, sulla porta secondaria d'accesso alla chiesa è collocato un quadro che raffigura "Cristo risorto".