Chiesa Santa Maria delle Grazie

 

chiesa santa maria delle Grazie

 

10/6/1463. Nella Chiesa di S. Maria delle Grazie fuori le mura della Città di Arpino furono firmati i capitoli della pace di Arpino tra i rappresentanti del Papa e l'Università di Arpino . Nella cappellina sotto la Chiesa della Madonna delle Grazie a sinistra affresco di S. Sossio a mezzo busto col libro e la palma del martirio, al centro busto in gesso di S. Rocco ed a destra affresco di S. Bernardino a mezzo busto con crocefisso ed il bastone vescovile.
14/5/1594. La Confraterna di S. Maria delle Gratie et Consolazione .
1704. È indicata nella pianta di Arpino con Madonna delle Grazie e sua Confraternita.
1762. Benefici della Chiesa di S. Maria delle Grazie.
1764. La Confraternita della Chiesa di S. Maria delle Grazie era tassata per Once 402 e quella del Monte dei Morti di S. Maria delle Grazie per Once 58.
16/4/1809. Per le scuole pubbliche la Confraternita della Chiesa di S. Maria delle Grazie contribuisce con annui ducati 30.
1921. Gli Angeli della Madonna delle Grazie sono opera dello scultore Vincenzo Morricone(1895-1922).
Il 10 giugno dell'anno 1463242 nella Chiesa "Sancte Marie Gratiarum Extra muros terre Arpini" vennero confermati gli statuti di Arpino alla presenza di Napoleone Ursini, Generale Comandante delle truppe pontificie nonché Conte di Tagliacozzo e di Alba, Mons. Lorenzo Roverella, Vescovo di Ferrara e Mons. Fortunato, Vescovo di Sassinia (archivio Vaticano Roma, Reg. Pont. Roman., tom 493-codex diplomaticus dominii temporalis S. Sedis. tom III). Questo importante evento storico conferma l'esistenza della Chiesa già dal XV secolo.
Vi si celebra la festa della Madonna delle Grazie il 2 Luglio, come ringraziamento per il nuovo raccolto. Le prime notizie di detta festività, risalgono all'anno 1387 quando, a causa di una carestia, i monaci Francescani presenti in città decisero di questuare, di casa in casa, per i poveri, portando con loro il ritratto della Madonna.
All'epoca la chiesa era costituita dall'attuale sagrestia e probabilmente nel XVI sec., non era più adatta alle necessità pastorali, e quindi fu necessario ampliarne la struttura architettonica. Nel 1678, la Confraternita (sembra risalire al XV sec.) ha costruito l'oratorio ubicato sul retro della chiesa, utilizzando le proprie rendite, le offerte dei devoti e il lascito di 300 ducati da parte del sacerdote Andrea Sidoti. Il 22 novembre del 1740, Mons. Joseph M. da Ancona ha istituito per la prima volta nella chiesa della Madonna la Madonna delle Grazie, l’esercizio della Via Crucis ed i festeggiamenti in onore di San Francesco di Sales risalgono dall'anno 1750 (archivio della Confraternita). La confraternita è stata regolarmente riconosciuta in data 17/4/1777. Cent'anno 1893 la chiesa ha subito sia nella facciata,che nell'interno una modifica strutturale ed architettonica di notevole entità come risulta dal computo metrico dei lavori eseguiti datato 17/3/1893, a firma dell'ing. Emilio Antenangeli. Il relativo costo pari a £ 14.508,60 è stato a suo tempo, sostenuto interamente dalla Confraternita attraverso l'utilizzo di numerose rendite di cui godeva. Vista dall'esterno, la chiesa è divisa in due grandi livelli da un pronao sovrastato da tre grandi finestroni; la facciata è caratterizzata da una loggia, costruita, secondo la tradizione, per impartire la solenne benedizione con il ss.mo Sacramento in occasione della ricorrenza dell'Ascensione. Il campanile a cuffia (di stile napoletano) sostiene tre campane: la più grande porta la data di fusione 1761, le altre due portano la data 1834-1848. L'atrio di entrata, racchiuso da un cancello a due colonne, alternate da due inferiate. Lo stesso atrio e la facciata sembra che siano stati aggiunti in un periodo successivo alla struttura preesistente. Nell'entrata principale è posta un'iscrizione su marmo che attesta che la chiesa, in data 6/9/1896 è stata definitivamente dedicata alla SS. Madonna delle Grazie sotto l'episcopato di "Raffaele Sirolli". La chiesa nel suo interno si presenta a navata unica di forma rettangolare. Entrando sulla destra troviamo la tela rappresentante il "battesimo di Cristo" circa del 1600 (di ignoto attribuita alla scuola del Cavalier d'Arpino), gli altari dedicati a San Gioacchino con La Madonna (sulla base della statua si legge a devozione di Teresa Gabriele nata D'Agostini) e a San Rocco (sotto l'altare la scritta a devozione di Emilio Pesce). L'altare maggiore (in marmo come la balaustra e gli altari laterali) è sormontato da una edicola dove troviamo rappresentata la venuta dello Spirito Santo al centro di un altorilievo di "Putti" in gesso, fra raggi solari, che ricorda molto da vicino quello della basilica di S. Pietro in Roma; sotto possiamo ammirare due angeli piuttosto grandi (attribuiti all'arpinate Morricone Vincenzo) che a loro volta poggiano sull'altare e fra loro, una nicchia che ospita la statua della Madonna delle Grazie. Alla parte absidale segue il locale sagrestia a cui si accede da un ingresso posto sulla destra dell'altare principale. Sulla sinistra (procedendo verso l'uscita) si incontrano l'altare di San Francesco di Sales (sotto la scritta a devozione di Marco Pelagalli 1880), San Bernardino da Siena e la tela rappresentante la "fuga in Egitto” (ignoto locale 1639), Le decorazioni del coro sono attribuite allo Stolz.